La mostra

La mostra raccoglie 20 scatti riferiti alla vita quotidiana all’interno delle 15 case per anziani del circuito FeDiSA (Federazione Diocesana Servizi Anziani).
Le immagini propongono con forza lo scambio e la condivisione di un tempo di racconti agganciati alle memorie, di rivisitazioni dei ricordi che – nella commozione dell’oggi e nella inafferrabilità dei particolari – si arricchiscono di reinvenzioni fantastiche.
E’ il tempo in cui si condividono e si narrano tradizioni (quella dei cappelletti, ad esempio) che, nell’incertezza e nella fragilità del presente, diventano le regole del buon Natale, del buon ritrovarsi, del segreto di un ingrediente da custodire.
E’ il tempo leggero del gioco, il tempo della passione che si fa cura, sguardo solerte, riconoscimento e riconoscenza.
La mostra racconta questo tempo di narrazioni continue tra memorie e attese, di attenzioni e di reinvenzioni quotidiane di relazioni umane, offrendo, sullo stesso piano condiviso, le storie e i volti di chi è accolto e di chi accoglie.

Note sull’autore

La poetica di Giuliano Ferrari nasce dalle più consolidate tradizioni fotografiche. La sua ricerca inizia nel mondo analogico dove assimila la lezione dei grandi nomi del reportage classico, per applicarla ai luoghi ed alle persone della terra emiliana, da sempre al centro dei suoi lavori.
Inizialmente la sua attività di ricerca personale trae origine e ispirazione dalla tradizione fotografica neorealista italiana e dal delicato realismo umanista francese, per evolversi verso nuove forme di rappresentazione del quotidiano che si adattano ai nuovi e più moderni mezzi espressivi. Gli evidenti richiami al pittorialismo si coniugano con le nuove tecnologie digitali, in un ensemble d’ironia e reinvenzione immaginifica del reale.
Il suo sguardo attento riesce a fondere sincreticamente un’iconografia di stampo neorealista ai più recenti processi di elaborazione istantanea dell’immagine, creando nuovi percorsi visivi e concettuali di luoghi e situazioni comuni. E’ un percorso polimorfo ma coerente, dove lo stereotipo e il banale possono convivere con l’estetica del dettaglio e simultaneamente con aspetti monumentali e paesaggistici, guidando il fruitore alla ricerca di nuovi significati per significanti noti.

Orario apertura

Lunedì

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Martedì

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Mercoledì

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Giovedì

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Venerdì

dalle 15:00 alle 19:00

Sabato

dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00

Domenica

dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00

La mostra sarà aperta dal 13 al 24 novembre compresi

Indirizzo

Indirizzo:

Battistero San Giovanni Battista, Piazza Prampolini, Reggio Emilia

Telefono:
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