La coltura e la raccolta del sale sono gesti ancestrali, che hanno sempre alimentato le mie visioni e reso unico il paesaggio della mia terra.
Nelle saline di Trapani la coltivazione del sale è una tradizione millenaria, cominciata dai Fenici, proseguita con gli Arabi, arrivata fino a noi. L’alta salinità dell’acqua, l’artemia e i microrganismi colorano di rosa il sale e le penne dei centinaia di fenicotteri che vivono qui insieme ad altre specie volatili.
Le saline qui ritratte, però, esistono in uno stato quasi primordiale. Gli elementi della terra reagiscono e mutano nel loro incontro con il Mediterraneo, fino a dar vita a enormi tele composte da fantasie astratte. Luce e movimento creano visioni temporanee, intangibili, come di elementi del pianeta catturati al microscopio, e mi consentono d’intuire il mistero senza tempo della genesi del sale.