Arazzo plastica riciclata (60%) e filati naturali (40%) 230 x 184 cm copia di 3

a cura di Giovanni Nicolini

L’opera di Elena Mazzi à in primo luogo esperienza e quindi percorso di conoscenza che, per scelta o vocazione dell’autrice, diviene narrazione della fisionomia e dell’organizzazione dei territori: una via determinante per la definizione di una sorta di antropologia visiva, per dirla con le sue parole. Ma oltre al tema del racconto e dell’evidente requisito di una fantasia necessaria causa prima del progetto, il lavoro di Elena Mazzi, svela la potente relazione che vincola il mondo dell’immaginazione con quello dell’invenzione, mostrando come accada che la tecnica, nella costante e concreta ricerca di soluzioni pratiche , agisca quotidianamente nella sfera di una surrealtà spesso complessa da cogliere da rappresentare. Con questo progetto l’artista dà ideale continuità ad una riflessione nata a seguito di una residenza in Islanda nel 2018, analizzando l’impatto che il cambiamento climatico provoca a livello geopolitico, oltre che geologico. L’indagine sulle relazioni uomo/ambiente, sulla collettività, sul singolo individuo e il suo considerarsi parte del tutto, porta l’autrice ad una attenta valutazione personale che, in questa occasione, trae motivazione dalla nave spacca-ghiaccio Snow Dragon che la Cina ha progettato per navigare la cosiddetta “via polare della seta”. La nuova rotta commerciale che si sta delineando in Artico con lo scioglimento dei ghiacciai vede forti interessi commerciali ed estrattivi, soprattutto tra Cina e Islanda, ed accorcerà di 15 giorni. tra l’altro, il tragitto di navigazione rispetto al tradizionale passaggio attraverso il canale di Suez. (Giovanni Nicolini)

 

 

Orario apertura

Lunedì

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Martedì

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Mercoledì

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Giovedì

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Venerdì

19 - 22

Sabato

10 - 13 / 17 - 20

Domenica

10 - 13

Aperta dal 24 ottobre all'8 novembre 2020 Inaugurazione 24 ottobre ore 19.00

Indirizzo

Indirizzo:

Reggio Emilia, Chiesa SS.Carlo e Agata, via San Carlo 1

Telefono:
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